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CREMONA/CREMA (25 febbraio 2021) - Studenti bresciani e di Soncino a casa, anzi no. Ieri lezioni a distanza, da oggi possono tornare in classe, anzi no: fino al 2 marzo continuano a distanza. L’ordinanza della Regione Lombardia firmata martedì sera e che raccomanda — non obbliga — la Dad, concedendo però discrezionalità ai presidi, batte l’avviso pubblicato ieri pomeriggio sul sito dell’Ufficio scolastico territoriale a firma del provveditore Fabio Molinari. Avviso che dava l’indicazione per il rientro in classe da oggi. Linea compatta dei presidi «per non aggiungere confusione a confusione». Dad fino al 2 marzo.
«Navighiamo non a vista, ma di meno. Proprio due minuti fa ho letto l’avviso pubblicato sul sito dell’Ufficio territoriale scolastico: possiamo accogliere gli studenti sotto la nostra discrezionalità». Ore 15.34 di ieri, Alberto Ferrari spiega il mercoledì di scompiglio dei presidi. Ammette: «Sono un po’ spiazzato». Cinquantaquattro anni, Ferrari è il preside del liceo scientifico Aselli, lo stesso dove si è diplomato e dove, inizi anni Novanta, è tornato, stavolta in cattedra, supplente di matematica e fisica. Dallo scorso settembre siede nell’ufficio della presidenza. Da qui, alle 17 di martedì ha comunicato ai suoi studenti delle province bresciane in «arancione rafforzato» che sino al 2 marzo avrebbero seguito le lezioni a distanza «fortemente raccomandate dall’ordinanza della Regione che è rivolta a noi dirigenti, non ai ragazzi», precisa il preside. A metà pomeriggio non c’era ancora la firma, ma già si sapeva che sarebbe andata così. Studenti avvisati. «Non ho detto ai ragazzi ‘non venite’, ma ‘siete invitati a non venire’. Non avrei mai mandato via nessuno, perché non è nel mio stile». Non ce n’è stato bisogno. Ieri mattina gli studenti in «zona arancione rafforzata» hanno seguito le lezioni da casa.
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24 Febbraio 2021
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